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POSIZIONE ODIERNA DELLA LUNA

 IRENA SENDLER

Irena Sendler (Varsavia 15/02/1910 - 12/05/2008)  nacque in una famiglia socialista, faceva come lavoro l'assistente sociale, non era ebrea bensì cattolica. La storia della sua vita venne scoperta nel 1999 da alcuni studenti di un college in Kansas, che hanno lanciato un progetto internazionale per popolarizzarne vita e opere.
Nel 1942 entrò nella resistenza polacca (che al suo interno presentava forti differenze fra un'ala nazionalista ed una filocomunista e talvolta in contrasto sulle scelte da fare ) e il suo movimento clandestino, «Żegota», non comunista, la incaricò delle operazioni di salvataggio dei bambini ebrei: riuscì a salvarne circa 2500.
Fino a quando poté, portò via dal ghetto di Varsavia piccoli ebrei con un’ambulanza; ebbe l’idea di mettere a fianco dell’autista un cane grande, i cui latrati coprivano i pianti dei piccoli. Irena, il cui nome di battaglia fu «Jolanta», forniva falsi documenti con nomi cristiani ai bambini, che sparse nella campagne, presso famiglie cristiane e conventi. Annotò tutti i veri nomi accanto ai falsi e li seppellì nel terreno dentro bottiglie e vasetti di marmellata, nella speranza di potere riunire i bambini, un giorno, ai genitori.
Nell’ottobre ‘43 «Jolanta» venne arrestata dalla Gestapo: anche sotto tortura non rivelò il suo segreto. Condannata a morte, venne salvata dalla rete della resistenza polacca. Dopo la guerra, fu minacciata dal regime comunista perché era stata partigiana, ma non rossa. Il presidente di destra della Polonia d’oggi, Lech Kaczyński, ha avanzato la proposta al Senato per proclamarla eroina nazionale; il senato ha votato a favore all’unanimità, raccomandandola per il premio Nobel.
Irena Sendler riguardo al suo operato nella Żegota disse a Marek Halter: «Avrei potuto fare di più. Questo rimpianto non mi lascia mai».


Segno zodiacale:  Acquario
Reggitore :       Cane
Albero:   Abete
Fiore :   Belladonna

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