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POSIZIONE ODIERNA DELLA LUNA

COME NASCE LA LUNA

LE PRIME TEORIE

NASCITA DEL SISTEMA SOLARE 


Le moderne teorie affermano che il sistema solare si formò a partire dalla condensazione di una gigantesca nube di polveri e gas in un’epoca che risale a quattro miliardi e seicento milioni di anni fa. Questa nube, rimasta inerte fino a quel momento, cominciò a collassare probabilmente sotto l’effetto dell’onda d’urto innescata dall’esplosione di una vicina supernova .
Il materiale presente nella parte centrale della nube contribuì a formare il neonato Sole e, attorno ad esso, venne a formarsi un ampio involucro di polveri e gas; analoghi involucri sono stati scoperti intorno ad alcune stelle vicine come Vega e Beta Pictoris.
È stato dimostrato che all’interno di un involucro del genere è possibile la formazione di vortici più o meno grandi; questi vortici favoriscono la condensazione della materia circostante e la conseguente formazione dei cosiddetti ‘planetesimi’ (piccoli pianeti). Infine a partire da collisioni fra planetesimi e conseguenti fenomeni di cannibalismo (i planetesimi più grandi inglobarono quelli più piccoli) si formarono i pianeti come noi li conosciamo.


Una volta dimostrato questo andremo ad elencare le quattro principali teorie che cercano di spiegare la nascita della Luna.

Teoria della cattura.
Secondo questa teoria la Luna si sarebbe formata in un’altra zona del sistema solare e sarebbe poi stata catturata dalla gravità terrestre. Un evento del genere è, in linea di principio, possibile ma è estremamente improbabile. Infatti se un corpo delle dimensioni della Luna si fosse trovato a passare così vicino alla Terra avrebbe avuto maggiori possibilità di scontrarsi con essa oppure di ricevere una poderosa spinta gravitazionale che lo avrebbe indotto ad allontanarsi per sempre dal nostro pianeta lungo una traiettoria iperbolica. Le probabilità che l’orbita della Terra e quella della Luna fossero predisposte in modo tale da permettere una cattura sono talmente basse che questa teoria era stata quasi subito scartata dalla maggioranza degli astronomi.
Il programma Apollo ha inferto a questa teoria il colpo di grazia; l’analisi dei campioni lunari ha permesso di scoprire che la Terra e la Luna contengono quantità uguali dei vari isotopi dell’ossigeno, indice di una forte affinità fra i due corpi. Se la Luna si fosse formata altrove le percentuali isotopiche dell’ossigeno dovrebbero essere diverse da quelle terrestri.

Teoria della nascita contemporanea.
Questa teoria afferma che la Terra e la Luna hanno avuto una origine comune a partire da due distinti vortici. Se così fosse la Terra e la Luna dovrebbero avere la stessa composizione mentre invece noi sappiamo che la Luna è mediamente molto meno densa del nostro pianeta; in particolare sembra essere molto piccolo o addiritura assente l’analogo del nucleo di ferro presente nel centro della Terra. Non si capisce, di conseguenza, come mai il ferro è finito tutto da una parte e non dall’altra.

Teoria della fissione.
Questa teoria era considerata quella più credibile e affidabile ed è ancora sostenuta e difesa da alcuni astronomi. Questa ipotesi fu proposta per la prima volta dall’astronomo inglese George Howard Darwin (1845-1912), secondo dei dieci figli di Charles Darwin (1809-1882) padre della moderna teoria dell’evoluzione naturale.
 È noto che, a causa di un curioso effetto gravitazionale, la Luna si allontana progressivamente dalla Terra e contemporaneamente la velocità di rotazione del nostro pianeta diminuisce con conseguente aumento della durata del giorno. Immaginiamo adesso di invertire il corso del tempo e di tornare gradualmente nel passato; vedremo, così, una Luna sempre più vicina e, nello stesso tempo, una Terra che ruota su se stessa sempre più velocemente fino al punto in cui Terra e Luna formano un unico corpo. La teoria della fissione afferma che la Luna si sarebbe staccata dalla Terra per effetto della forza centrifuga generata dalla forte velocità di rotazione del nostro pianeta all’alba dei tempi.
 Teoria della collisione.
 La quarta teoria fu proposta nel 1984 durante un convegno tenutosi a Kona (Haway). Era un’idea semplice, suggestiva, in grado di risolvere i problemi che affliggevano le torie classiche e ricevette subito un’accoglienza entusiastica: la nascita della Luna era avvenuta in seguito ad un gigantesco impatto fra la Terra primordiale ed un corpo celeste di notevoli dimensioni; l’urto provocò il distacco e la messa in orbita del materiale che in seguito si condensò per formare il nostro satellite.

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