21 GIUGNO
Unione di due opposte polarità- In questa festa, secondo un'antica credenza il sole (fuoco) si sposa con la luna (acqua): da qui i riti e gli usi dei falo' e della rugiada, presenti nella tradizione contadina e popolare. Non a caso gli attributi di S. Giovanni sono il fuoco e l'acqua, con cui battezzava; una comoda associazione, da parte del cristianesimo, per sovrapporsi alle antiche celebrazioni. Più scientificamente il Sole (simbolo del fuoco divino) entra infatti nella costellazione del Cancro ( simbolo delle acque e dominato dalla Luna) dando origine all'unione delle due opposte polarità. Simbolicamente questo fenomeno è rappresentato dalla stella a sei punte dove il triangolo di Fuoco e il triangolo dell’Acqua si incrociano.
Il 21 Giugno (Alban Heruin presso i celti) vede dunque compiersi il Solstizio d’Estate, dove il sole culmina allo Zenit (punto più alto della volta celeste) regalandoci la notte più breve dell’anno quando, con così poco tempo per dormire, finiamo per confondere i sogni e la realtà.
Secondo il moderno calendario pagano, questo giorno è conosciuto come Litha (di probabile origine anglosassone) o Midsummer (Notte di Mezz’Estate) e festeggia il momento di massimo splendore solare, dove il Dio riveste il ruolo di Padre ed inonda la terra dei suoi fertili raggi, regalandoci le prime messi ed i primi raccolti dell‘anno, insegnandoci ad essere grati per ciò che riceviamo e soprattutto a condividere con chi è più sfortunato di noi.
Secondo la tradizione, il piccolo popolo esce in questa notte dal suo nascondiglio; fate ed elfi si rincorrono e giocano nei nostri giardini, lasciano doni davanti alle nostre porte e sono pronti a strizzare l’occhio a chi non teme di incontrarli. I loro passi, leggeri e veloci, ricoprono di magica rugiada le erbe su cui calpestano, rendendo il raccolto effettuato nella Notte di Mezz’Estate il più magico e potente dell’anno. Ma attenzione! Per ogni dono che elargiscono si aspettano una piccola sorpresa in cambio. Non fatevi trovare impreparati!
Ai giorni nostri troviamo riflessi dei festival pagani nella festa cristiana che celebra la natività di S.Giovanni Battista (24 Giugno, la vigilia dell‘”Old Litha“ festeggiato anticamente il 25 Giugno).
I falò tipici delle Feste del Fuoco vengono ancora talvolta accesi per poi essere osservati da lontano (usanza presente in Val Camonica fino a qualche decennio fa e tutt’ora viva invece in Irlanda, così come in Svezia ed Austria), le Ruote infuocate, dette “cidule” vengono lanciate nei campi per attirare la fortuna, ricordare la circolarità della vita e la discesa del Sole verso il periodo buio dell'anno, danze e manifestazioni vengono organizzate attorno ai siti megalitici.
Nessun commento:
Posta un commento